Bandi PIA e PFSL. Spariti 17 milioni di euro da anni ostaggio della burocrazia

«In attesa che gli annunci e le promesse di semplificazione sui nuovi bandi per le imprese fatti ieri dall’assessore alla Programmazione Paci si realizzino, occorre risolvere i gravi problemi sui bandi già attivi, come i PIA e i PFSL, dove la situazione è disastrosa» Così il presidente Bornioli ha chiesto che siano sbloccate con urgenze le pratiche ancora pendenti dei bandi PIA e PFSL, con 17 milioni di euro ostaggio della burocrazia.

«Per quanto riguarda i PFSL per esempio è incredibile che dopo un iter che va avanti da sette anni le risorse stanziate siano ancora ostaggio della burocrazia. L’iter del PFSL è iniziato nel 2009 con l’istituzione nella Legge Finanziaria delle Aree di crisi; nel 2012 arriva una delibera di Giunta che stanzia per il Nuorese 50 milioni di euro; a maggio 2013 si pubblica il primo bando per le imprese; a dicembre 2014 si pubblicano le graduatorie definitive con le aziende beneficiarie. Ebbene, dopo un percorso così travagliato a oggi buona parte delle risorse è ancora nel cassetto. Dai 50 milioni di euro stanziati nel 2012 ne sono spariti 33 milioni: ai 23 milioni destinati alla formazione, alle infrastrutture e alle azioni di contesto – spariti perché pare fossero privi di copertura finanziaria – si aggiungono i 10 milioni di euro del bando per le imprese, non aggiudicati perché privi di soggetti ammissibili. Quel che è peggio è che ora rischiamo di veder svanire nel nulla anche buona parte dei 17,5 milioni impegnati a sostegno degli investimenti aziendali».

«In base a un sondaggio realizzato dalla nostra Associazione, su un campione di ventidue aziende tra PIA e PFSL, a oggi di fatto pochissime pratiche risultano chiuse. A un anno dalla pubblicazione delle graduatorie definitive dei PIA e dei PFSL (dicembre 2014) sulle 126 aziende della Sardegna centrale risultate beneficiarie si stima che a oggi pochissime pratiche si siano chiuse positivamente. Ciò a causa di numerosi inghippi burocratici e di eccessive rigidità. Nell’iter istruttorio sono emersi numerosi problemi di comunicazione tra le imprese, l’ente istruttorio Unicredit e l’Assessorato alla Programmazione: come nel gioco del telefono senza fili, nel moltiplicarsi degli interlocutori, gli imprenditori restano l’ultimo anello della catena. In molti casi le comunicazioni arrivano distorte e per le aziende è difficile capire quale sia lo stato effettivo della pratica, se il piano di investimento sia stato accettato o meno e quali siano eventualmente i problemi che hanno bloccato l’istruttoria. È inammissibile che dopo oltre un anno dalla pubblicazione della graduatoria definitiva, le imprese beneficiarie non siano informate sullo stato di avanzamento della pratica e non sappiamo se possano procedere o meno all’investimento aziendale pianificato».

SFIDUCIA DELLE IMPRESE: TROPPA BUROCRAZIA «Numerosi i problemi riscontrati nell’iter istruttorio tanto che a luglio 2014 lo stesso assessore Paci è intervenuto per sollecitare maggiore celerità da parte dell’ente istruttore Unicredit. A oggi, nonostante le promesse di semplificazione permangono gravissime criticità. In un incontro tenuto a metà dicembre 2015, la nostra Associazione ha chiesto all’Assessorato della Programmazione di accelerare e di risolvere le varie problematiche chiudendo le pratiche. Auspichiamo che l’Assessorato prenda in mano la situazione e che l’iter dei bandi per i PIA e i PFSL possa una volta per tutte concludersi in modo definitivo togliendo le imprese dal limbo dell’incertezza.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Ufficio stampa Relazioni esterne Comunicazione Associativa
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