Confindustria chiede maggiore attenzione per la Sardegna Centrale

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La crisi che attanaglia la Sardegna non riguarda solo il nord e il sud dell'Isola, ma anche il centro della regione, coinvolgendo migliaia di lavoratori che hanno ormai perso il proprio posto nelle varie zone industriali di Siniscola, Macomer, Ottana e Nuoro. Roberto Borniloli, presidente di Confindustria per le province di Nuoro e

Ogliastra, vuole richiamare l'attenzione della Regione e di tutte le istituzioni che sembrano concentrate solo sulle grandi vertenze di Porto Torres e di Portovesme, mentre nel nuorese l'emergenza è ancora più grave. Si protraggono ormai da diversi anni le vertenze occupazionali che coinvolgono non qualche centinaio, ma migliaia di lavoratori che rendono sempre più preoccupante situazione economica e sociale nelle zone interne dell'Isola. A partire dal settore tessile, la punta di un icerberg ben più vasto, dove con la Legler in particolare, negli ultimi cinque anni sono stati persi ben duemila psti di lavoro. I tre maggiori stabilimenti, Ottana, Siniscola e Macomer, sono chiusi ormai da tre anni, con 500 lavoratori, in cassa integrazione, ancora aggrappati alla speranza di trovare un gruppo imprenditoriale che rilanci le fabbriche al termine dell’asta fallimentare che dovrebbe concludersi, almeno questo è l’augurio, con la vendita al miglior offerente. La situazioneperò appare complicata - dice Roberto Bornioli - non è facile fare tessile in Europa e in Italia, figuriamoci in Sardegna e nel nostro territorio. Plaudiamo per l'impegno dell'assessore Zedda, che nell’incontro della settimana scorsa con i sindacati ha preso l'impegno della Regione per una vera e propria azione di ricerca di imprenditori interessati alla Legler e, eventualmente, al calzificio Queen, qualora nell’incontro di giovedì prossimo Ft.Calze e Alsafil, (strozzate tra l’altro dai costi fuori mercato per energia, trasporti e acqua), dovessero ufficializzare la decisione di abbandonare il Marghine. L'invito del presidente Bornioli è però per un coinvolgimento di tutta la politica, con la Giunta regionale al completo. La priorità in questo momento è valutare i piani industriali di Ft.Calze e le intenzioni di Alsafil, per verificare se offrono ancora delle concrete speranze per il riavvio dell'attività. Occorre - conclude il presidente di Confindustria - rilanciare con forza la vertenza nuorese, al pari di quella del Sulcis e di Porto Torres, con l'impegno congiunto dei sindacati, delle istituzioni locali e di tutte le forze politiche.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Massimo Mereu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: m.mereu@assindnu.it
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