Vertice alla Regione sulla crisi del tessile

calzificio queenSi è tenuta ieri presso l'Assessorato regionale all'industria alla presenza dell'Assessore Alessandra Zedda e del Direttore Generale Sergio Cocciu un vertice per esaminare le problematiche del settore tessile nel Marghine a seguito della sentenza di fallimento del Calzificio Queen.

All'incontro  hanno partecipato il Presidente dell'Associazione Roberto Bornioli ed il Direttore Luigi Ledda che insieme alle Organizzazioni Sindacali presenti a livello regionale e provinciale  e gli amministratori locali,  hanno affrontata la questione del fallimento della Queen, a seguito della sentenza del Tribunale di Oristano del 9 gennaio, e le sue conseguenze per il territorio territorio.

Il fallimento del calzificio, infatti, potrebbe compromettere anche la produzione dell'Alsafil e della Ft Calze (le due società che anni fa hanno affittato un ramo d'azienda della Queen)  anche in conseguenza delle pesanti diseconomie legate ai costi di trasporto ed energia cui si aggiungono costi  eccessivi  delle bollette dell'acqua e anche per lo smaltimento dei rifiuti. 

Nel corso del suo intervento il Presidente Bornioli, ha evidenziato come l'intero comparto tessile della Sardegna centrale (considerando anche gli stabilimenti della Legler) in questi ultimi anni di fatto è stato spazzato via e con esso tantissimi lavoratori e lavoratrici che oggi usufruiscono degli ammortizzatori sociali.

Un settore che in tutto il mondo occidentale ha risentito pesantemente della fortissima concorrenza dei paesi orientali e Cina in particolare e che per competere ha certamente bisogno di condizioni e costi di produzione favorevoli e non contrari.

Ciò che è rimasto del tessile nella Sardegna centrale - ha aggiunto Bornioli -  sta soffrendo pesantemente problemi che vivono tutti i settori produttivi a causa dei costi eccessivi di produzione legati a gap infrastrutturali e mancanza di servizi adeguati di cui si parla da tanto tempo senza soluzioni strutturali. Sono questi problemi che, insieme alla crisi economica e finanziaria, penalizzano a crescita e lo sviluppo di gran parte delle imprese del territorio disincentivando l'avvio di nuovi investi8menti produttivi.

Le importanti vertenze che in questi giorni coinvolgono altri territori della Sardegna (in particolare Sulcis e Poto Torres) hanno un filo comune con la vertenza del Nuorese connotato da un tessuto economico sociale e produttivo in forte difficoltà e con segnali di malessere preoccupanti sul quale serve un intervento forte e deciso da parte del governo regionale e nazionale.

L'Asessore Zedda ha spiegato  che in un momento di grave crisi come quello attuale  la Regione ha scelto di intervenire con azioni straordinarie, garantendo il suo impegno nell'azione di scouting. Per quanto riguarda il problema del depuratore dell'acqua, che incide sui costi delle bollette - continua l'assessore - abbiamo gia sensibilizzato il Consorzio Industriale, competente in materia, a completare i lavori di collaudo.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Massimo Mereu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: m.mereu@assindnu.it

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