LAVORO | Torna la CIGS per cessazione attività

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 19 del 13 settembre 2018, ha approvato un decreto legge con il quale, tra le altre cose, viene previsto il ritorno della CIGS per cessazione: una misura dedicate alle imprese in crisi, cancellata dal Jobs Act. I sussidi verranno erogati sulla base di accordi tra Ministero del Lavoro, Mise e Regioni interessate, che potranno essere sottoscritti a decorrere dall’entrata in vigore del decreto e per gli anni 2019 e 2020, attraverso misure per il trattamento straordinario e l’integrazione salariale per le imprese in crisi, qualora le stesse abbiano cessato o cessino l’attività, e sussistano concrete possibilità di prossima cessione dell’azienda, o anche laddove sia possibile realizzare la reindustrializzazione del sito produttivo. In alternativa ai processi sopra descritti, la regione interessata potrà attivare specifici percorsi di politica attiva. Per far scattare il sussidio occorre un accordo in sede governativa al ministero del Lavoro, assieme a Mise e regione interessata. Il trattamento di integrazione salariale spetta, in prima battuta, nel caso in cui l’azienda «abbia cessato o cessi l’attività produttiva». Non solo. La norma estende infatti i 12 mesi massimi di Cigs “per cessazione” anche alle fattispecie in cui «sia possibile realizzare interventi di reindustrializzazione del sito produttivo». L’erogazione del sussidio è “condizionata”: debbono, cioè, sussistere «concrete prospettive di rapida cessione dell’azienda» (ci deve essere un acquirente), con «il conseguente riassorbimento occupazionale», attraverso pure «specifici percorsi di politiche attive».

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Direzione - Luigi Ledda
Telefono: 0784 233313
Fax: 0784 233301
E-mail: l.ledda@assindnu.it

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