LAVORO | Licenziamento illegittimo: aumentano i le indennità risarcitorie per il lavoratore

Mercoledì, 01 Agosto 2018 12:18

Il decreto Dignità ha aumentato la misura dell’indennità che il datore di lavoro deve versare al lavoratore a titolo di risarcimento in caso di licenziamento illegittimo per giustificato motivo oggettivo, soggettivo o giusta causa. Il nuovo regime si applica solo ai lavoratori assunti a tempo indeterminato dal 7 marzo 2015 e solo per i lavoratori con meno di 3 anni e più di 12 anni di servizio. Nulla è cambiato, invece, per i dipendenti con anzianità compresa tra i 3 ed i 12 anni di servizio.

Rispetto a quanto discipplinato dal Decreto Legislativo n. 23/2015, il decreto Dignità non ha modificato la modalità di calcolo dell'indennità risarcitoria, che rimane sempre di 2 mensilità per ogni anno di servizio, ma ha aumentato l'indennizzo ai lavoratori con meno di 3 anni di servizio ed ai lavoratori con più di 12 anni di servizio. Nulla è cambiato, invece, per i lavoratori che hanno una anzianità compresa tra i 3 ed i 12 anni di servizio.

La tabella sotto riportata riporta per ogni anno di servizio, le modifiche apportate dal decreto dignità rispetto alla disciplina del Jobs Act con il calcolo della indennità risarcitoria sempre con riferimento ai lavoratori assunti a tempo indeterminato dal 7 marzo 2015 e nella eventualità in cui il giudice dichiari illeggitimo il licenziamento intimato dal datore di lavoro. Per i lavoratori assunti prima di tale data continua ad applicarsi la disciplina previgente.

Per il calcolo dell'indennità di tiene conto della mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto.