DL Sostegni bis | Fondo Garanzia per le PMI

 

DL SOSTEGNI bis

Proroga del Fondo Garanzia per le PMI fino al 31/12

 

Il Decreto Sostegni bis approvato in Consiglio dei Ministri e pubblicato in GU del 25 maggio 2021 prevede la proroga, fino al 31 dicembre 2021, del regime speciale di intervento del Fondo di Garanzia per le PMI previsto dall’articolo 13 del DL Liquidità. 

Inoltre, sono state introdotte alcune novità, tra cui: 

  • l’allungamento, da 6 a 10 anni dei tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti. Tale allungamento è subordinato all’autorizzazione della Commissione europea. Per le nuove operazioni (diverse da quelle di cui al punto successivo), la percentuale di copertura della garanzia del Fondo viene ridotta dal 90% all’80% (riduzione che non è prevista, come più avanti si dirà, per le imprese con dipendenti compresi tra 500 e 5.000 garantiti da SACE), mentre per l’allungamento della durata dei finanziamenti già garantiti in essere, non si prevede alcuna riduzione delle coperture. Per quanto riguarda l’allungamento, la misura appare in linea con quanto proposto da Confindustria a regole vigenti del Temporary Framework;
  • per i finanziamenti di importo fino a 30mila euro garantiti al 100% è previsto un abbassamento, a partire dal 1° luglio 2021, della percentuale di copertura al 90%.
  • Inoltre, sempre da luglio 2021, viene eliminato il tetto al tasso d’interesse. Si tratta di disposizioni che, di fatto, aboliscono la misura per come era stata concepita. In proposito, si ricorda che la misura ha fino a oggi consentito di garantire circa 1,1 milioni di operazioni per oltre 22 miliardi di finanziamenti. Rispetto all’esplosione di domande dei primi mesi di operatività dell’intervento, il flusso di domande per questa specifica misura è in calo: da marzo a oggi sono arrivate circa 750 al giorno contro le 5.900 del periodo aprile-dicembre 2020 (dato influenzato dai picchi di 30mila domande nel primo periodo di funzionamento della misura). 
  • viene eliminata la possibilità, per le midcap con numero di dipendenti inferiori a 250, di accedere alla garanzia gratuita del Fondo di garanzia per le PMI. Tali imprese potranno accedere solo alla garanzia di SACE. Si tratta di una novità negativa perché abolisce una delle misure di maggior successo del DL Liquidità che aveva consentito a imprese di dimensioni piccole, ma che per via di rapporti di gruppo non rientrano nella definizione comunitaria di PMI, di contare su uno strumento di accesso al credito particolarmente efficace. Va inoltre segnalato, come riportato nella Circolare 4/2021 di Mediocredito Centrale del 26 maggio 20211, che la disposizione riguarda anche le operazioni che alla data di entrata in vigore erano state presentate al Fondo, ma non ancora deliberate. Tale tipologia di imprese resta comunque ammissibile all’intervento del Fondo nell’ambito del rilascio di garanzie su portafogli di finanziamenti;
  • è stata inserita nuovamente la possibilità per enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, di presentare richieste di garanzia al Fondo per i finanziamenti di importo inferiore a 30mila euro;
  • il potenziamento, rispetto all’ordinaria attività del Fondo sui portafogli di finanziamenti, dell’operatività del Fondo di garanzia per le PMI sui portafogli di finanziamenti a lungo termine finalizzati a progetti di ricerca e sviluppo e programmi di investimento di imprese con un numero di dipendenti fino a 499. In particolare, si prevede che: o l’ammontare massimo dei portafogli di finanziamenti è innalzato da 300 a 500 milioni; o i finanziamenti inclusi devono avere durata compresa tra 6 e 15 anni e devono essere finalizzati per almeno il 60% a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione e a programmi di investimenti; o i soggetti beneficiari sono ammessi senza la valutazione del Fondo e la probabilità di default utilizzata è quella calcolata dal soggetto richiedente la garanzia sulla base dei propri modelli interni; o la quota della tranche junior coperta dal Fondo può arrivare al 25% dell'ammontare del portafoglio di finanziamenti (contro l’attuale 8%), con una copertura dell’80% sulle perdite relative ai singoli finanziamenti.

Per l’attuazione della misura è previsto un decreto del MISE di concerto con il MEF, ma sarebbe stato auspicabile che già il testo del DL avesse individuato criteri e modalità di concessione delle garanzie, in particolare in relazione a importo minimo e granularità del portafoglio e alla percentuale di copertura delle prime perdite.

Alla misura sono destinati 100 milioni annui per il 2021 e il 2022.

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it

 

 

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