Al via la Nuova Sabatini per contributi a PMI che acquistano beni strumentali

 

 AL VIA LA NUOVA SABATINI

PER CONTRIBUTI ALLE PMI CHE ACQUISTANO BENI STRUMENTALI

Le domande dal 31 marzo: attivata procedura a sportello fino a esaurimento dei posti disponibili

 

E' operativa la Nuova Sabatini, per finanziamenti e contributi in conto interessi a favore di micro, piccole e medie imprese che realizzano investimenti (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuove di fabbrica a uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.

Le domande possono essere presentate, con procedura valutativa a sportello, fino a esaurimento delle risorse stanziate alle banche o agli intermediari finanziari aderenti alla Convenzione stipulata tra Ministero dello sviluppo economico, ABI e Cassa depositi e prestiti. Il plafond di risorse disponibili ammonta a 2,5 mld di euro eventualmente incrementabili con successivi provvedimenti fino a 5 miliardi. L'elenco dei soggetti finanziari aderenti è disponibile in allegato.

 

Lo strumento è rivolto alle PMI, operanti in tutti i settori produttivi (a esclusione di industria carboniera, attività finanziarie e assicurative, fabbricazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari), che realizzano investimenti (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.

 

Nel dettaglio, la misura prevede:

  1. la costituzione presso la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) di un plafond di risorse (fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro, eventualmente incrementabili con successivi provvedimenti fino a 5 miliardi) che le banche e gli intermediari finanziari (previa adesione a una o più apposite convenzioni tra il Mise (sentito il Mef), l'Associazione Bancaria Italiana (Abi) e Cdp) potranno utilizzare per concedere alle Pmi, fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di Euro a fronte degli investimenti sopra descritti;
  2. la concessione da parte del Mise di un contributo in favore delle Pmi, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari di cui al punto 1, in relazione agli investimenti realizzati. Lo stanziamento complessivo di bilancio è pari a 191,5 milioni di euro per gli anni 2014-2021. Il contributo è pari all'ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni;
  3. la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell'ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario di cui al punto 1, con priorità di accesso.

 

Procedura per la concessione del contributo


Per quanto riguarda la procedura per la concessione del contributo, è stato previsto un meccanismo automatico e di accesso semplificato. Infatti, l'impresa presenta alla banca, tramite posta elettronica certificata, un'unica dichiarazione-domanda per la richiesta del finanziamento e per l'accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l'aderenza degli investimenti alle previsioni di legge. Una volta che la banca ha adottato la delibera di finanziamento, il Mise procede, in tempi molto contenuti, alla concessione del contributo e a darne comunicazione all'impresa.


L'erogazione del contributo è prevista al completamento dell'investimento autocertificato dall'impresa ed è effettuata in quote annuali secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di concessione.


La circolare 10 febbraio 2014, n. 4567, del Direttore generale per gli incentivi alle imprese in data, sono fornite le istruzioni utili alla migliore attuazione dell'intervento e definiti gli schemi di domanda, nonché l'ulteriore documentazione da presentare per la concessione ed erogazione del contributo pubblico.


A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese richiedenti potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Depositi e Prestiti e Associazione Bancaria Italiana (il cui elenco sarà prossimamente disponibile in questo sito e nel sito www.cassaddpp.it ).

 

IMPORTANTE: I moduli per la richiesta del contributo saranno disponibili per la compilazione entro il 10 marzo 2014 sul sito del Ministero al seguente indirizzo "Beni strumentali (Nuova Sabatini)". I fac-simile presenti nel sito del MISE sono disponibili in allegato alla presente pagina.

 

La domanda


La domanda va compilata in formato elettronico, sottoscritta con firma digitale e inviata via PEC (posta elettronica certificata) – alla banca o intermediario finanziario, con cui si stabiliranno in seguito le modalità del finanziamento – dalle ore 9:00 del 31 marzo 2014, secondo lo schema previsto dai fac-simile del Ministero, sottoscritta dal legale rappresentante dell'impresa o suo procuratore.

Nella domanda bisogna indicare:

  • investimenti per cui si chiede l'agevolazione
  • importo richiesto
  • caratteristiche del finanziamento (bancario, in leasing)
  • requisiti di conformità
  • dimensioni impresa e via dicendo (in pratica, tutte le dichiarazioni sostitutive richieste all'impresa).

 

Documentazione

 

  • dichiarazione antimafia per soggetti sottoposti a verifica di cui all'articolo 85 del dlgs 159/2011, o per finanziamenti oltre 150mila euro.
  • copia dell'atto di procura e del documento di identità del soggetto che rilascia la procura, per domande firmate dal procuratore dell'impresa.

 

 

Motivi di non ricevibilità della domanda e inammissibilità al finanziamento e al contributo

 

  • inoltro prima dei termini
  • mancato utilizzo del modello di domanda
  • invio di dichiarazioni incomplete
  • insufficienza di documenti e informazioni richieste
  • invio di più domande per lo stesso acquisto a banche diverse.

 

 

Calcolo del contributo

 

Per il calcolo del contributo – pari all'ammontare complessivo degli interessi per 5 anni calcolati al tasso del 2,75% su un piano convenzionale di ammortamento, a rate semestrali – la circolare, in appendice, fornisce i seguenti parametri:
• avvio investimento: 90 giorni dopo la delibera del finanziamento
• preammortamento: dalla data di richiesta (o, 6, 12)
• ultimazione investimento: data di avvio + data preammortamento.

Il contributo è erogato in quote annuali e si esaurisce entro il sesto anno dall'ultimazione dell'investimento (a cui è subordinato) con data espressa nel modulo. E' disponibile un modello per la prima richiesta e un altro per quelle successive. La richiesta di erogazione della prima quota del contributo va presentata entro il 30 giugno 2014.

 

Spese ammissibili

 

Le spese per cui si può chiedere il finanziamento agevolato, riguardano l'acquisto o acquisizione in leasing di macchinari, impianti, beni strumentali d'impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali. Gli investimenti devono essere a uso produttivo, correlati all'attività dell'impresa, ubicati presso l'unità locale in cui sono realizzati e avviati successivamente alla domanda di finanziamento. Le caratteristiche degli investimenti sono elencate nell'articolo 5 del DM applicativo. Sono escluse le spese relative a terreni e fabbricati. I requisiti delle PMI che li possono richiedere sono elencati nell'articolo 3 dello stesso decreto.

 

Il finanziamento


La banca o intermediario finanziario verificano documentazione e requisiti. Solo a questo punto inviano alla CdP la richiesta di disponibilità dei fondi, la cui concessione è cronologicamente legata. Se le risorse residue non consentono l'integrale accoglimento di finanziamento, questo può essere concesso in misura parziale ma l'impresa ha diritto di accettarlo o rinviare la domanda ad un eventuale successiva riapertura dei termini. Le domande presentate alle banche ma non trasmesse alla CDP prima della chiusura possono essere ripresentate se si riapre lo sportello.

Quelle che invece sono arrivate alle banche dopo la chiusura dei termini non sono più valide.


In genere, le domande trasmesse alla CDP e non accolte per esaurimento fondi acquisiscono diritto di priorità per eventuale riapertura dei finanziamenti (la norma prevede che i 2,5 miliardi disponibili siano incrementabili fino a 5 miliardi). Tuttavia, se entro 60 giorni dalla chiusura dei termini di presentazione delle domande si libereranno ulteriori risorse, queste andranno innanzitutto a completare le richieste accolte parzialmente e in seconda battuta le nuove.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Rossana Basolu
Telefono: 0784 233325
Fax: 0784 233301
E-mail: r.basolu@assindnu.it

Modifica Visualizzazione: Mobile Version | Standard Version