Bolotana. Furti, assenza di infrastrutture e servizi per le imprese.

 Nuoro, 13 Aprile 2012

Furti, assenza di infrastrutture e servizi per le imprese. Così muore definitivamente l'area industriale di Bolotana 

Il furto dei cavi di rame nell'azienda Grafiche Solinas è solo l'ultimo grave episodio del continuo degrado ed abbandono dell'area industriale di Bolotana.

Depredare un'azienda in tutta tranquillità, impiegando molte ore, automezzi e andare via indisturbati, da un lato conferma l'escalation di disagio e crisi economica e dall'altra mostra impietosamente la situazione inammissibile di un aree industriale dove da 15 anni non esistono le più elementari dotazioni di sicurezza, sorveglianza, illuminazione, raccolta rifiuti, rete ADSL, strade efficienti e mantenute e chi impegna risorse e capacità per avviare iniziative produttive si scontra anche con vincoli ambientali (Zona a Protezione Speciale) inspiegabili in un area industriale. 

E' un area con 30 immobili industriali, che coprono centinaia di migliaia di metri quadrati immersi in un semideserto in termini di servizi ed infrastrutture. In una situazione simile, contro ogni previsione ed affrontando questa situazione, operano aziende,  anche eccellenti nel loro settore, come la Grafiche Solinas, l'Antica Fornace Villa di Chiesa, Eurozinc, CFM, Denti & Company, Sarda Reti Costruzioni, Ecocentro Sardegna e Ecoenerg Sardegna. In questi ultimi due casi si tratta di aziende che hanno rilevato capannoni ed aree dismesse, puntato su settori innovativi e strategici come l'ambiente e l'energia da fonti rinnovabili e dimostrato che fare impresa nel Centro Sardegna è ancora possibile per creare ricchezza ed occupazione.

E' un contesto che rende inutili gli sforzi delle imprese e scoraggia sia chi resiste  in questa'area, sia chi vuole investire. Invece di premiare e sostenere chi compie un grande atto di coraggio, si svilisce ogni suo sforzo. L'area e' di fatto abbandonata ed il furto di ieri notte conferma – se mai ce ne fosse bisogno -  lo stato delle cose e non sono ancora stati messi in atto iniziative e processi di completamento infrastrutturale, di incentivazione al recupero e riavvio produttivo degli immobili. Nessun ente, istituzione, organismo di governo amministrativo sembra competente ad intervenire, nonostante le nostre sollecitazioni, proposte e allarmi. Non si può nemmeno pretendere che le forze dell'ordine debbano presidiare 24 ore su 24 l'area. Il primo e più urgente intervento è l'immediata attivazione di un sistema di videosorveglianza consortile.

Oltre ai costi di sistema come i trasporti e l'energia, l'area industriale di Bolotana è gravata da incredibili carenze locali. Se manca una rete ADSL, se non sono garantiti servizi consortili di base come sicurezza, strade efficienti, illuminazione, indicazioni, raccolta rifiuti, reti idriche adeguate   in gli imprenditori, anche quelli più motivati e capaci getteranno la spugna. Nessuna politica di sviluppo, e nessun accordo programma o intesa possono dispiegare completamente i loro effetti se non vengono rimosse le cause che puntualmente mortificano anche il più deciso e capace degli imprenditori e annullano ogni possibilità di riversare benessere, occupazione e serenità sociale in questo territorio. Il vero sforzo straordinario che chiede Confindustria a tutti i soggetti che possono determinare il futuro del territorio è quello di affrontare definitivamente questo scoraggiante stato delle cose. L'avvio delle procedure della aree di crisi in cui Bolotana è ricompresa, può essere una straordinaria occasione per porre rimedio definitivo a questo stato di degrado.    

 

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Marco Denti
Telefono: 0784 233315
Fax: 0784 233301
E-mail: m.denti@assindnu.it
  

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