Distretto Culturale Nuorese | Bornioli: importante volano per le imprese del territorio

NOTA STAMPA
del presidente Roberto Bornioli

Nuoro, 12 maggio 2015


Distretto culturale, un'occasione da non perdere per il rilancio del Nuorese

Confindustria esprime apprezzamento per il lavoro che si sta facendo nell'ambito del Distretto culturale del Nuorese che – come emerso anche durante l'evento di lancio del progetto a Nuoro lo scorso 8 maggio – rappresenta un'ottima opportunità per dare una scossa al rilancio di questo territorio in gravissimo declino economico, demografico e sociale. Abbiamo due importanti strumenti su cui far leva per rilanciare questo territorio, uno è lo sviluppo dell'università nuorese, l'altro è la realizzazione del Distretto culturale, la cui attivazione può contribuire a risolvere le numerose criticità che indeboliscono un comparto – quello della cultura – che è strategico.

La cultura non è solo il cibo della mente ma è importante perché può creare sviluppo e occupazione. I numeri del sistema produttivo culturale del centro Sardegna sono importanti: 1500 imprese, 2700 occupati, 106 milioni di valore aggiunto generati in un anno (fonte: Rapporto Symbola). Senza considerare l'effetto moltiplicatore che la cultura genera negli altri comparti: nel 2013 in Sardegna la spesa turistica attivata dal settore culturale è del 23%, in Italia raggiunge il 63,5%. Esiste insomma un potenziale inutilizzato, soprattutto se si considerano i numeri della galassia culturale in provincia di Nuoro: 4 case editrici, 10 compagnie teatrali, 3 festival internazionali, 3 fondazioni regionali, 15 gruppi di maschere tradizionali, 61 gruppi folkloristici, 359 siti archeologici, un Nobel per la letteratura, 32 musei, tra cui il MAN, l'Etnografico e il museo Nivola. Il grosso del patrimonio culturale è concentrato proprio a Nuoro e negli 11 paesi che fanno parte del Distretto Culturale. Nella galassia culturale nuorese c'è l'ISRE, l'AILUN un gioiello che forse non tutti i nuoresi conoscono, il teatro Eliseo, poi ci sono i musei: dal Tribu al MAN al museo Nivola.

L'obiettivo è di mettere a sistema tutti gli attrattori materiali e immateriali, promuovere il territorio e le sue produzioni di eccellenza, valorizzare i pregi paesaggistici, riqualificare l'offerta turistica creando una rete di operatori del settore e istituendo un centro di coordinamento territoriale.

Ci troviamo in una congiuntura favorevole per il rilancio del comparto culturale che può riattivare nuove energie imprenditoriali in linea con una delle vocazioni del territorio:

1. A livello europeo e nazionale, è emersa una rinnovata sensibilità per il comparto culturale come motore della crescita e dell'occupazione, tanto che l'Unione europea ha inserito la cultura come asse prioritario nella programmazione dei fondi comunitari fino al 2020. Tali indirizzi sono stati recepiti anche dalla Regione che ha indicato la cultura come uno dei settori emergenti su cui puntare per lo sviluppo.

2. Qualcosa di importante si sta muovendo anche a livello locale: negli ultimi due mesi è stato istituito il Tavolo Cultura nell'ambito del Progetto per il Nuorese, che stanzierà contributi straordinari per il territorio.

3. In questo quadro il Distretto culturale rappresenta un volano importante per fare promozione, creare nuove sinergie, e – soprattutto – per far sì che chi ci governa si accorga di noi e faccia arrivare in questa provincia le risorse necessarie per sostenere la cultura.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it
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