Le proposte di Confindustria per la Baronia

Comunicato stampa
del presidente Roberto Bornioli

Nuoro, 7 marzo 2015

Le proposte di Confindustria per Siniscola e la Baronia
Da Siniscola, il grido di dolore delle imprese che non vogliono arrendersi

Il grido di dolore e di sfiducia giunto dalle imprese al convegno Mosaico di venerdì 27 febbraio a Siniscola è l'ennesimo segnale del momento difficilissimo che la nostra provincia sta attraversando. Gli imprenditori sono soli e abbandonati a se stessi, esasperati dalla mancanza delle condizioni minime per fare impresa: in azienda non arriva l'acqua potabile, e a volte neanche quella industriale; le linee telematiche sono talmente lente che in molti casi diventa arduo trasmettere o ricevere documenti; nell'area industriale - commissariata da più di dieci anni – mancano servizi e infrastrutture primarie. Come si può essere competitivi in queste condizioni? Come si può fare export e innovazione? In molti casi siamo al paradosso per cui un eccesso di burocrazia e procedimenti amministrativi sfiancanti bloccano per anni i pochi investimenti programmati, lasciando le imprese nell'incertezza e nella precarietà.

Da Siniscola le imprese hanno lanciato il loro ennesimo SOS. Tartassate dalle tasse e azzoppate dalla mancanza di servizi e infrastrutture, le aziende faticano a stare sul mercato. Se non si interviene il quadro economico e occupazionale già precario rischia di peggiorare. In particolare, sono cinque i temi su cui Confindustria ha chiesto alla Regione di intervenire:

1. C'è il problema della ZIR di Siniscola, una zona di interesse regionale commissariata da più di dieci anni e completamente abbandonata a se stessa. Se un'azienda ha un problema non c'è nessuno in grado di farsene carico e di intervenire, gli imprenditori sono completamente soli. Per questo chiediamo di porre subito fine al commissariamento della ZIR di Siniscola e di mettere in campo la riforma dei Consorzi industriali;

2. Occorre poi che gli Enti preposti risolvano in modo definitivo i problemi nell'erogazione di acqua potabile nella ZIR, dove operano una quarantina di imprese per un totale di circa 240 addetti tra cui importanti industrie del settore metalmeccanico e del cemento come la Sarflex e la Buzzi Unicem.

3. È fondamentale che la Regione sostenga il progetto di investimento della Buzzi Unicem per garantire un futuro a una realtà industriale strategica per il territorio.

4. Bisogna fare tutto il possibile per salvaguardare le imprese esistenti che costituiscono un asse portante dell'economia del territorio, sia per le professionalità che impiegano, sia per le attività di indotto che attivano.

5. Altro tasto dolente sono gli interventi per le Aree di crisi-Piani di Sviluppo Locale. Con 3,8 milioni di euro di contributi assegnati per investimenti aziendali, la Baronia è stato uno dei territori più dinamici. Nel territorio (Unioni dei Comuni del Montalbo e del Cedrino) sono 26 le aziende ammesse in graduatoria. A dispetto delle enormi aspettative, dopo tre anni dalla delibera della Giunta regionale che a luglio 2012 aveva stanziato 50 milioni di euro, le imprese non hanno visto ancora un euro. Gli investimenti programmati rischiano di diventare obsoleti e le poche imprese disposte ancora a investire rischiano di perdere la fiducia e di mollare tutto. Oltre agli interventi di sostegno alle imprese, c'erano anche risorse per formazione, azioni di contesto e interventi infrastrutturali parte dei quali destinati anche alla riqualificazione del porto turistico della Caletta e alla banda larga nella ZIR di Siniscola. Dove sono finiti questi soldi?

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it
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