Buona l'idea di Manconi sul parco a Bolotana, è la strada giusta per invertire la rotta

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COMUNICATO STAMPA

del presidente Roberto Bornioli

Nuoro, 5 settembre 2013

BUONA L'IDEA DI MANCONI SUL PARCO A BOLOTANA
E' LA STRADA GIUSTA PER CONTRASTARE IL DECLINO DELLE ZONE INTERNE

Accogliamo con favore e interesse l'idea del sindaco Francesco Manconi di creare un Parco nell'area di Bolotana e nel Marghine. Il progetto, che sarà tema di discussione al convegno "Ambiente e parco" di domenica prossima a Bolotana, può costituire un buon strumento per valorizzare in chiave turistica e produttiva l'importante patrimonio ambientale di cui il Marghine come altri territori è ricco. I recenti dati sulla disoccupazione e la perdita di competitività confermano la profonda crisi in atto in Sardegna. Ancora più grave è la situazione in Sardegna centrale. Questo territorio sembra infatti avvitarsi in una spirale di decrescita che potrebbe dimostrarsi irreversibile, a causa dell'invecchiamento della popolazione e dell'assenza di un ricambio generazionale dovuto all'emigrazione dei giovani e al conseguente calo demografico ormai strutturale. Un processo che incide negativamente su produttività, offerta di servizi e spinta innovativa del territorio. Per fermare il declino e recuperare competitività, bisogna salvaguardare le attività e i settori produttivi esistenti e al tempo stesso inventarsi nuove ricette così da creare occupazione e nuove occasioni di sviluppo per le imprese, in particolare dell'agroalimentare e del turismo sostenibile. La strada proposta dal sindaco di Bolotana è dunque quella giusta per un modello di sviluppo che coniughi ambiente e impresa. È anche il caso per esempio del parco regionale di Tepilora, ormai in fase avanzata di istituzione e rilanciato grazie all'accordo tra 4 Comuni (Bitti, Lodè, Posada e Torpè).


Da qui la nostra idea di parco, pensato come un contenitore in grado di coniugare la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali e del territorio con lo sviluppo delle attività produttive, senza vincoli ma con regole condivise. Da realizzarsi con la collaborazione diretta dei sindaci e la partecipazione delle comunità locali, la formula del parco – al quale legare un marchio d'area forte ed efficace – è un ottimo strumento per attirare risorse e promuovere progetti da finanziarsi con fondi Ue. Il parco può rappresentare un mezzo per creare occupazione, valorizzare le produzioni locali e diversificare l'offerta turistica puntando sulla destagionalizzazione e sul turismo ambientale, culturale, congressuale, sportivo e didattico.

D'altronde, quella del parco è un'idea ampiamente collaudata in Italia e in Europa. Tra parchi nazionali e regionali, aree marine protette e riserve naturali si contano in Italia 871 aree naturali protette, tali da attirare 30 milioni di visitatori all'anno e dare lavoro a 80mila persone tra dipendenti diretti e indiretti, di cui 60mila attivi nell'indotto allargato (produzioni agroalimentari, artigianali e servizi turistici). Molti di questi parchi sono nati in zone di montagna, la maggior parte delle quali poco competitive e poco sviluppate, e per vari aspetti assimilabili a molti territori della Sardegna centrale. In queste aree, lo strumento parco è certamente risultato vincente riuscendo a rinnovare e reinventare il sistema economico e produttivo del territorio.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it

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