Ritardati pagamenti della P.A: centinaia di milioni di Euro non pagati

 Nuoro, 29 Giugno 2012

Ritardati pagamenti della P.A: centinaia di milioni di Euro non pagati. 

Serve l'immediata attuazione dei decreti legge sulla certificazione e

compensazione dei crediti

Il ritardo nei pagamenti dalla PA ha ormai raggiunto livelli insostenibili, visto anche l'aggravarsi della crisi economica. Le imprese anche per effetto del patto di stabilità non riescono ad incassare i crediti vantati nei confronti della PA ed allo stesso tempo non riescono spesso ad accedere al credito bancario diventato sempre più rigido e selettivo. Da un lato lo Stato è il peggiore debitore delle imprese e dall'altro le imprese sono vessate da uno stato inadempiente: in Italia nel 2011  la pressione fiscale reale, inclusiva di tutte le tasse e i prelievi, compresi gli oneri sociali, gravanti su una piccola impresa tipo, era pari al 68,5 e nel 2012 sarà ancora più alto.

Nella Sardegna centrale in tre anni sono state oltre 7000 le imprese scomparse dai registri camerali e certamente la piaga dei ritardati pagamenti ha contribuito in modo rilevante ad una moria quotidiana. A tutto ciò si aggiunge la cronica sottocapitalizzazione delle nostre imprese, già deboli, sottodimensionate e costituite per il 73% da ditte individuali.

Per il solo settore edile il debito delle imprese a livello Italia ammonta a 19 miliardi di euro per lavori già eseguiti ed in Sardegna i crediti vantati dalle aziende edili è pari a circa 50 milioni di euro. Secondo una stima della Confindustria, in tutto ammontano a 70 miliardi di Euro i crediti vantati dal sistema economico.  Un immenso fiume di denaro  dovuto dalla Pubblica Amministrazione e di cui una parte riguarda le imprese della Sardegna Centrale.

Il governo per porre rimedio al problema dei ritardati pagamenti della PA ha varato lo scorso 22 maggio un pacchetto di misure costituito da tre decreti (di cui due in attesa di pubblicazione nella GU) relativi alla certificazione dei crediti vantati nei confronti delle amministrazioni centrali e locali ed alla compensazione dei crediti certificati con i debiti iscritti a ruolo cui si aggiunge l'accordo sottoscritto tra  ABI e associazioni datoriali per ottenere l'anticipazione bancaria sui crediti certificati.

Il problema dei ritardati pagamenti della PA è stata evidenziato  dal presidente dell'Associazione Roberto Bornioli  in occasione dell'incontro tenutosi nei giorni scorsi a Cagliari, tra i vertici della Confindustria sarda ed il Vicepresidente per il Mezzogiorno di Confindustria, Alessandro Laterza che nell'ambito di una serie di visite territoriali nel Sud Italia ha raccolto le indicazioni, le problematiche e le proposte emergenti dalle articolazioni territoriali di Confindustria nel Mezzogiorno. Sul tema dei ritardati pagamenti la Confindustria si sta battendo da tempo ed ad essa è stato chiesto il massimo sforzo possibile.

E' fondamentale – ha dichiarato il presidente Bornioli -  la immediata attuazione operativa dei decreti sulla compensazione dei crediti verso la P.A. con i debiti iscritti a ruolo da parte delle imprese. Nella solo provincia di Nuoro ed Ogliastra i debiti iscritti a ruolo a Gennaio del 2011 erano pari a a 344 milioni di Euro ed alla fine del 2012 si stimano oltre i 400 milioni. L'attuazione di tali misure può  fornire alle imprese una importante  boccata di ossigeno; sarà determinante però la velocità con cui il complesso meccanismo di certificazione e compensazione sarà attivata, oltre che la semplificazione di procedure e modulistica che dovranno essere attivate dalle imprese e dalle banche che aderiranno al protocollo sottoscritto con ABI.

E' evidente però  - conclude Bornioli - che  solo il recepimento  della direttiva comunitaria sui pagamenti della pubblica amministrazione entro 30 giorni può consentire di dare una soluzione strutturale  alla piaga dei ritardi.

Nel corso del suo intervento Bornioli, che ha anche consegnato a Laterza un documento di analisi sulla situazione economica delle provincie di Nuoro ed Ogliastra, ha illustrato le principali emergenze della economia locale: carenza di infrastrutture, calo delle presenze turistiche, edilizia al collasso, infrastrutture energetiche da realizzare (Galsi) e la vertenza per il polo chimico energetico di Ottana che rischia di travolgere tutto il sistema industriale della Sardegna centrale. Evidenziate anche le eccellenze produttive e punti di forza in grado, se sostenute,  di rilanciare l'economia, come il settore agroalimentare, caratterizzato da grandissima qualità ma ancora fortemente limitato nei volumi di esportazione,  settore lapideo ad Orosei, ed un comparto ricettivo di grande pregio.

 

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Marco Denti
Telefono: 0784 233315
Fax: 0784 233301
E-mail: m.denti@assindnu.it

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